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domenica 24 novembre 2013

Pesaro and Fano, central Italy, in 1941.



E' questo un documento visivo risalente al 1941 preso da Youtube. Devo un grazie al Sign. Del Bianco che me lo ha cortesemente segnalato. Nel video, si vede abbastanza bene come poteva essere la nostra odierna Piazza del Popolo, inoltre verso la fine del filmato appare pure la stazione della nostra città, Pesaro. Indipendentemente dall'epoca, pieno fascismo, è un bel documento storico, ecco, consideratelo come tale. 

domenica 24 marzo 2013


Una persona molto conusciuta a Pesaro era Igino Bambini che tutti chiamavano "Ciclon". Ero un ragazzino e personalmente mi faceva una grande tenerezza. La gente lo prendeva in giro a volte con cattiveria, e lui si arrabbiava moltissimo minacciando di tirare un "mèzz madòn" che poi in realtà non scagliava quasi mai...solo qualche volta. Siccome che  i pesaresi erano ( sono ) veramente stronzi approfittavano del suo carattere irrascibile per il proprio divertimento personale. Ciclon non ha mai fatto male a nessuno anche se era un po' strano e se tu lo lasciavi stare e lo salutavi, lui ti rispondeva educatamente.Tra le altre cose zoppicava vistosamente. Mi capitò una volta di vederlo con un piccione della piazza "vivo" in mano, dicevano che se li mangiava, ma non so se sia leggenda o realtà. A volte capitava pure che litigando con qualcuno interveniva la polizia, i vigili ecc. ecc. insomma in piazza succedeva un po' di trambusto, tutto finiva, ma poi il trambusto ricominciava perchè quache altro deficente di turno gridava  di nuovo "Ciclon !!"  Erano per me i tempi del cinema Iris, della pizza alle 6 dopo l'Iris, 50 lire di meravigliosa  pizza al pomodoro, delle prime sigarette, non avessi mai cominciato, delle prime sbirciate alle ragazze. E Ciclon sparì, nessuno lo vide più. Il tempo era passato e un giorno, siccome lavoravo in una radio (Radio Punto) mi capitò di ascoltare  una registrazione della sua voce. Lo avevano intervistato e mi dissero che era molto vecchio ed infermo, ma si parla degli anni 80...!! Poi più nulla...

sabato 13 novembre 2010










Due immagini ( naturalmente copie) che documentano il passaggio del fronte a Pesaro.
Quella in alto è stata fatta (mi dicono) sulla Via Flaminia, effettivamente foto alla mano ho ripercorso la Via Flaminia Vecchia (così si chiama) verso sud ( Fano o la Bettola se volete) e il pezzo di casa con la suddetta casa ancora c'è...un po' malmessa ma c'è. E' ovvio che io per ovvie ragioni mi fido di quello che mi dicono, ossia posso anche sbagliare nell'affermare che la strada in questione sia la Via Flaminia. Come dico mi pare(pare) di avere riconosciuto la casa...ma non è al cento per cento...se c'è qualcuno che è di parere contrario lo dica, non c'è problema. Anche i militari che passano, c'è chi dice che siano canadesi, chi polacchi, io sinceramente non lo so. Mi limito ad inserire le immagini che ho da anni e anni e anni nel cassetto.
Nella seconda immagine invece, beh...Non si sbaglia, il carro armato  (sherman) è proprio davanti alla villa Miralfiore...Oggi c'è il Parco...mettete dei fiori nei vostri cannoni !

FERRUCCIO MENGARONI, nato a PESARO il 4 ottobre 1875.
E' l'autore della famosa " MedusadiMengaroni" (tutto attaccato come diciamo noi a Pesaro).
Siccome che a scuola non era un gran che, il padre lo costrinse ad abbandonare gli studi e lo mandò a lavorare nel fabbrica di ceramiche Molaroni, in quel luogo d'arte, con la A maiuscola, il ragazzo divenne artista e creò tra l'altro quella che rimane indubbiamente la sua opera più famosa, appunto, sto' po' po' di Medusa. L'opera se non erro è esposta all'entrata dei Musei Civici di Pesaro, entrando sulla destra.
A vederla può apparire un po' inquietante, in realtà è un vero capolavoro d'arte ceramica.
Il fato o destino o chi per lui, volle che il 13 maggio 1925  l'artista perse la vita nel tentativo di collocarla.

giovedì 28 ottobre 2010

...Fatto "trenta", come si dice...Facciamo "trentuno" !! Gli anni sono quelli del boom economico e
l'immagine in questione ritrae (con una certa vergogna) il sottoscritto. Però...Però, è molto bella la mitica "VESPA", che era il mezzo più "trendy" del momento. Da notare che questa è sicuramente uno dei primissimi modelli di "Vespa", perchè da che mi risulta il faro è sulla ruota. Però potrei dire una fesseria. Anche la pedaliera laterale potrebbe dare una indicazione. Se ben ricordo la pedaliera (quadrato metallico in basso) era  riservato alle signore in quanto sulla vespa le donne, non portando i pantaloni, si sedevano dalla parte della pedaliera stessa appunto, ove appoggiavano i piedi. Anche il sedile posteriore è di forma quadrata, come si può notare, appunto perchè così era mooolto più comodo sedercivisi...(è giusto "sedercivisi"?? Spero di si)...Che dire..E' passato un po' di tempo, ma sono sempre belle immagini, a parte la vergogna.

mercoledì 27 ottobre 2010

Questa foto, originale, risale al 1939 (è maché !!)...L'ho inserita per far notare l'abbigliamento giovanile estivo dell'epoca. Il Giovine in questione, allora sedicenne, probabilmente girovagava senza metà in quel di viale Trieste, infatti sono quasi sicuro che la struttura ripresa dietro sia quella dello "Zandonai" allora colonia marina.
Notare l'espressione un po' imbronciata del giovine, come dire " che dò' pall...déj giò sa stà foto...!!"
E qualcosa rimane, tra le pagine chiare e le pagine scure...
Ciao babbo...!!

domenica 8 agosto 2010


E' questa VILLA IMPERIALE, chiamata così in onore dell'imperatore  Federico III che depose la prima pietra tornano da Roma, ove era stato appena incoronato. La villa, o meglio, castello si trova sul monte San Bartolo, anticamente Monte Accio. Fu voluta da Alessandro Sforza, per una maggiore difesa della città. Fu ultimata nel 1472, ed in origine era merlata. Vi si entra attraverso un portale che porta in alto lo stemma degli Sforza e che molto assomiglia al Palazzo di Pesaro, ma di più piccole dimensioni. L'immagine qui riprodotta risale ai primi anni del novecento (20 o 30) . E molto probabile che oggi anno del Signore 2010, qualche cosa sia cambiato. Purtroppo, Villa Imperiale non è facilissimo da raggiungere, vi si accede attraverso vie secondarie, che situate alle pendici del San Bartolo, fino a qualche anno fa non erano nemmeno asfaltate.
Se ci fossero poi anche delle belle indicazioni, la cosa sarebbe più facilitata, ma a Pesaro indicazioni facili e semplici su, ad esempio edifici di valore storico come questo, sembrano tabù....Sinceramente ci sono capitato per caso una sola volta, e mi è apparsa di fronte in tutto il suo splendore. Carpe Diem...!!